Percorsi di tutoraggio per l’orientamento agli studi e alle carriere STEM

Lo scorso 17 marzo si sono conclusi i tre percorsi di tutoraggio per l’orientamento agli studi e alle carriere STEM legati alle azioni di potenziamento delle competenze STEM e multilinguistiche previsti dal DM 65/2023 e realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e con il Politecnico di Milano. Ventisette studentesse delle classi quarte del nostro Istituto, a partire dall’inizio di novembre 2024, si sono recate in università in orario curricolare e, con la supervisione delle dott.sse Giù Marcer e Letizia Marchesi e delle prof.sse Mara Tanelli e Mariapia Pedeferri, hanno visitato i laboratori e hanno svolto attività pratiche nell’ambito della Fisica Nucleare, della Biofisica e dell’Ingegneria. Hanno affrontato questioni e problemi di natura applicativa attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche per un apprendimento di tipo induttivo avendo così la possibilità di sperimentare interessi, valorizzare stili di apprendimento e facilitare la partecipazione autonoma e responsabile ad attività formative che supportino la loro futura scelta universitaria e professionale.

A conclusione dei tre percorsi, le studentesse e le loro tutor universitarie hanno presentato le attività svolte in due incontri rivolti anche ai genitori che hanno partecipato numerosi ed entusiasti nel vedere le ricadute positive dei percorsi di tutoraggio sulle proprie figlie in termini di orientamento alla scelta futura.

Si riportano di seguito maggiori dettagli sui percorsi svolti.

Percorso STEM di Ingegneria

Le studentesse Weisz Martina di 4A, Grasseni Elena, Mancini Anna Sophie Norah e Minini Saldini Eirene di 4B, Wang Xin Hui Valentina di 4D, Ferrero Chiara di 4E, Melzi Renata di 4G, Albani Marta, Balzarini Clara, Ferraro Marianna e Pezzoni Viola Marina di 4I hanno visitato i laboratori del Politecnico, si sono confrontate con le mentors universitarie su numerose tematiche relative all’orientamento, hanno seguito alcuni seminari su diversi temi e hanno svolto il PoliTour.

In particolare, guidate dalle ricercatrici e dalle docenti del Politecnico, hanno discusso di parità di genere nelle STEM riflettendo sui numeri e la dimensione del divario di genere negli studi e nelle professioni STEM. Inoltre hanno ricevuto indicazioni sugli strumenti e sui metodi per compiere consapevolmente la propria scelta universitaria. Grazie alle testimonianze e ai racconti delle ricercatrici di ingegneria del Politecnico di Milano hanno avuto la possibilità di accrescere la conoscenza del settore dell'ingegneria. L’incontro con role models femminili ha consentito alle nostre ragazze di avvicinarsi ai percorsi universitari STEM e, in particolare, all'ingegneria.

Le prof.sse Tanelli e Pedeferri ci hanno rilasciato un loro commento sull’attività svolta:

"Il progetto ha permesso di far vivere alle ragazze una esperienza diretta della vita di studio e di ricerca al Politecnico di Milano, accompagnata da voci femminili di giovani ricercatrici che hanno presentato le loro attività di ricerca all'interno dei nostri laboratori.

Poter entrare nella vita universitaria attraverso la testimonianza diretta di chi la vive ogni giorno con passione, vedendo concretamente in cosa consiste il lavoro di ricerca, è risultato estremamente utile alle ragazze per superare alcuni dei dubbi e delle perplessità che devono affrontare nella scelta consapevole del percorso universitario.

A questi si aggiungono poi i pregiudizi di genere che ancora oggi sono presenti e rendono la scelta di studi scientifici, e in particolar modo ingegneristici, ancora più complessa per l'universo femminile."

Percorso STEM Ingegneria 2

Le ragazze che hanno seguito il percorso si sono dichiarate molto soddisfatte delle attività svolte, come testimoniano le loro parole:

L’esperienza fatta con le prof.sse Tanelli e Pedeferri è stata sicuramente utilissima. Abbiamo visitato molti laboratori del Politecnico, sia in piazza Leonardo sia in Bovisa, e abbiamo potuto osservare da vicino l’ambiente universitario, confrontandoci anche con altri studenti, sia italiani sia stranieri. Sono stati tutti gentilissimi e davvero disponibili, pronti a rispondere a qualunque domanda. Anche le professoresse ci hanno dato una visione a 360 gradi delle facoltà presenti al Politecnico e ci hanno chiarito molti dubbi su vari aspetti dell’università. Grazie a loro ci sentiamo molto più consapevoli e informate. Consiglieremmo quest’esperienza non solo a chi è interessato direttamente al Politecnico, ma a chiunque voglia immergersi nell’ambiente universitario e comprenderne le dinamiche interne. Ringraziamo le professoresse del Politecnico per averci permesso di partecipare a questa esperienza, che ci ha aiutato a prendere decisioni più consapevoli sul nostro futuro.” 

Percorso STEM Ingegneria 1

Percorso STEM di Fisica Nucleare

Le studentesse Arianna Calabrese di 4A, Marta Nigel Rivolta e Giulia Sarica di 4B, Bianca Azpeitia Di Pasquale e Annastella Mogini di 4C, Camilla Malaspina di 4E, sotto la coinvolgente guida della dott.ssa Giù Marcer, hanno vestito i panni di sei ricercatrici alle prese con un argomento che non hanno mai affrontato prima e che hanno dovuto imparare a conoscere nel dettaglio. Hanno studiato cos’è e come funziona una diagnostica nucleare, hanno capito come utilizzarla e hanno messo mano ai vari dispositivi a disposizione in laboratorio, come il fotomoltiplicatore, per raggiungere lo scopo dell’attività proposta, ovvero rispondere alla domanda seguente: a quante banane corrisponde “questa” sorgente radioattiva di cesio?

La dott.ssa Marcer ci ha riferito quanto segue:

Svolgere quest'attività insieme a 'le mie sei ragazze del Volta' è stata un'esperienza deliziosa. Si sono sempre mostrare profondamente disposte ad ascoltare, imparare e cimentarsi nel lavoro da farsi. I risultati ottenuti - sia nei calcoli, che nella programmazione al pc, che nella stesura della relazione - sono andati oltre le mie aspettative. Che dire: sei buoni motivi per avere di nuovo fiducia nei giovani! Anzi, nelle giovani!

Ecco di seguito la testimonianza di una delle ragazze partecipanti:

Questa attività di orientamento ci ha permesso di riscoprire la fisica sotto una luce nuova, avvicinandoci al mondo della ricerca scientifica. È stata un'esperienza che ci ha profondamente ispirate a proseguire un percorso proprio in questo ambito. Ciò che ci ha colpito maggiormente è stato il valore attribuito all’errore, riconosciuto non come un ostacolo, ma come parte fondamentale del processo di scoperta.

Percorso fisica nucleare

Percorso STEM di Biofisica

Le studentesse Michela Damato, Chiara Lucia Marino, Valeria Marzullo ed Elisabetta Pepe di 4E, Sofia Aino Isabella Paso di 4H, Kayla Innocenti e Chiara Sagura di 4F, Giorgia Germani, Greta Grossi e Miriam Mattiazzi di 4G hanno studiato la denaturazione di una proteina arrivando a determinare la differenza di energia tra il suo stato nativo che si verifica quando la proteina si presenta con una struttura tridimensionale e quindi è in grado di svolgere tutte le sue funzioni e quello denaturato che si ha quando invece si rompono i legami interni e la proteina si presenta in una catena peptidica libera. Seguendo le rigorose e preziose indicazioni della dott.ssa Letizia Marchesi, le ragazze hanno lavorato come delle vere ricercatrici universitarie, utilizzando l’avanzata attrezzatura messa a disposizione nel laboratorio di Biofisica, come ad esempio lo spettrofotometro e lo spettrofluorimetro, cercando altresì di comprendere i principi alla base del funzionamento di questa strumentazione.

La dott.ssa Marchesi ha espresso le seguenti considerazioni sul percorso svolto insieme alle nostre studentesse:

Partecipare come tutor al progetto di laboratorio di biofisica con ragazze di un liceo è stata un’esperienza arricchente. L’attività, divisa tra teoria, pratica in laboratorio e analisi dei dati, ha mostrato l’impegno e la curiosità delle partecipanti, che si sono dimostrate propositive in ogni fase. Credo che questa esperienza possa aver contribuito alla loro crescita personale, stimolando una maggiore consapevolezza delle proprie capacità. Spero possa rappresentare per loro un primo passo verso scelte consapevoli per il futuro percorso universitario.”